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Psicoterapie per la depressione in differenti gruppi di età: una review sistematica e meta-analisi

Immagine del redattore: FRANCESCO DEGL'INNOCENTIFRANCESCO DEGL'INNOCENTI

Psicoterapia per la depressione in differenti gruppi di età: una review sistematica e meta-analisi


Psychotherapy for Depression across different age groups: a systematic review and meta-anlysis


Cuijpesr P., Karyotaki E. et al.


Jama Psychiatry, 2020



Importanza: non è chiaro se le psicoterapie per la depressione hanno effetti comparabili nelle varie fasi della vita. Ricercarle è importante in una prospettiva clinica e scientifica.


Obbiettivo: comparare gli effetti delle psicoterapie per la depressione fra differenti gruppi di età.


Fonte dei dati: quattro maggiori database bibliografici (PubMed, PsychINFO, Embase, Cochrane) sono stati ricercati per trials che comparavano psicoterapia con controlli in tutti i gruppi di età fino a gennaio 2019.


Selezione degli studi: sono inclusi trials randomizzati che comparavano psicoterapie per la depressione con controlli in tutte le età.


Estrazione dei dati e sintesi: effect size (g di Hedges)sono stati calcolati per tutte le comparazioni con un modello random-effects. Le differenze fra le classi di età sono state esaminate con l’analisi mixed-effects e in meta-regressione.


Principali outcome e misure: il principale outcome sono stati i sintomi depressivi.


Risultati: omissis (mi scuso ma era davvero troppo lungo e complesso)


Conclusioni: i trials inclusi in questa meta-analisi che l’ effect size delle psicoterapie erano minori nei bambini rispetto agli adulti, probabilmente minori anche negli adolescenti, e che erano in qualche modo più ampi nei giovani adulti, senza grandi differenze fra età media, anziani e molto anziani.


Commento personale: questo è uno studio olandese pubblicato in una delle più prestigiose riviste psichiatriche del mondo. Ci sono però alcune cose da evidenziare: la prima è che erano raggruppate tutte le psicoterapie (anche se oggi sono quasi tutte CBT like) e questo non è del tutto corretto, la seconda è la definizione dell’adolescenza, che è ormai obsoleta. Storicamente l’adolescenza si situava fra i 13 ed i 19 anni, ma oggi, almeno nei paesi occidentali avanzati, non è sicuramente così. Chi direbbe che un ventenne è un adulto? L’adolescenza si protrae come minimo, generalmente, sino ai 25 anni ed anche i dati prettamente neurobiologici tendono a dimostrarlo.









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