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Immagine del redattoreFRANCESCO DEGL'INNOCENTI

CANNABIS IN GRAVIDANZA

L’uso di cannabis ha sempre sollevato polemiche, circa la sua possibile neurotossicità. Questo studio presenta i dati su una coorte di madri che hanno proseguito l’uso ricreazionale di cannabis anche in gravidanza. I risultati sono interessanti anche se non conclusivi.


 



L’uso di cannabis in maternità e i disturbi del neurosviluppo nei bambini

 

Daniel J. Corsi et al. Nat Med (2020)

 

L’uso della cannabis in maternità è aumentato e molte donne continuano ad usarle in tutta la gravidanza. Con la legalizzazione della cannabis a scopo ricreazionale in molte giurisdizioni, c’è un problema circa i potenziali effetti avversi su neonati in relazione all’esposizione prenatale. Usando il registro delle nascite che contiene informazioni sull’uso della cannabis durante la maternità, noi abbiamo eseguito una analisi retrospettiva di tutti nati vivi in Ontario, Canada, fra il 1 aprile 2007 e il 31 marzo 2012, riguardanti anche i disturbi del neurosviluppo. Abbiamo trovato una associazione fra l’uso materno di cannabis in gravidanza e l’incidenza di disordini dello spettro autistico nella prole. L’incidenza dei disturbi dello spettro autistico era di 4.0 per 1.000 persone/anno nei bambini esposti a cannabis comparato con 2.42 tra i bambini non esposti, e il tasso di rischio aggiustato era 1.51 (95% di intervallo di confidenza, L’incidenza di disabilità intellettiva e i disordini dell’apprendimento era più alto fra la prole esposta, ma meno statisticamente robusta. Enfatiziamo una interpretazione cauta di questi risultati data la verosimile presenza di fattori confondenti.

 

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