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Quantificazione ed esplorazione del camuffamento in uomini e donne con autismo

Quantifying and exploring camouflaging in men and women with autism





Meng-Chuan Lai, Michael V Lombardo et al; con MRC AIMS Consortium


Autism, 2017


Descrizioni autobiografiche ed osservazioni cliniche suggeriscono che alcuni individui con autismo, particolarmente donne, “camuffino” (“camouflage”) le loro difficoltà nella comunicazione sociale, cosa che richiede un considerevole sforzo cognitivo e porta ad un aumento di stress, ansia e depressione. Usando i dati di 60 uomini e donne con autismo associati per età e QI (senza disabilità intellettiva), abbiamo operazionalizzato il camuffamento negli adulti con autismo per la prima volta come discrepanza quantitativa fra la presentazione “esterna” della persona in contesti socio-personali (misurata tramite il Autism Diagnostic Observation Schedule) e lo stato “interno” di questa (tratti misurati tramite il Autism Spectrum Quotient) e la capacità cognitiva in ambito sociale (tramite il “Reading the Mind in the Eyes” test). Abbiamo trovato che la misura del camuffamento operazionalizzata non era significativamente correlata con età o QI. In media, le donne con autismo avevano un più alto punteggio di camuffamento degli uomini con autismo (Cohen’s d=0.98), con importante variabilità in entrambi i gruppi. L’aumento del camuffamento era associato con più sintomi depressivi negli uomini e migliore sensibilità signal-detection nelle donne con autismo. L’associazione neuroanatomica del punteggio del camuffamento era largamente dipendente dal sesso/ genere e significativo solo nelle donne; con inferenza inversa il correlato più significativo in termini cognitivi era riferito a memoria ed emozione. Il costrutto, la misura, i meccanismi, le conseguenze e l’eterogeneicità del camuffamento nell’autismo richiedono ulteriori studi.


Commento: qui inizia un nuovo filone di ricerca, molto interessante, che amplia ancora di più (ed era già molto grande) il concetto di autismo. In Italia se ne è creativamente occupata Liliana Dell’Osso. Si introduce un termine “camouflaging” che è spesso rimasto non tradotto in italiano. Inoltre è rilevante la differenza fra uomini e donne (una idea molto importante per Simon Baron-Cohen).



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